I segreti del DJI Goggles 3 rivelati da Mads Tech

In questo post una dovuta segnalazione dall’Inghilterra: Ian di Mad’s Tech ci ha regalato un gustoso video nel quale ci mostra i segreti dei nuovi visori DJI Goggles 3. Dopo averli completamente smontati (vi consiglio di non seguire il suo esempio se non volete perdere la garanzia del prodotto: l’ha fatto lui per noi!), ci mostra con un’immagine esplicativa il nuovo design delle antenne.

All’interno dei goggles troviamo adesso 5 antenne di tipo O4 SDR a 2.4-5.2-5.8 GHz, di cui 4 superiori di tipo TX/RX (due esterne foldable classiche ai lati, 2 integrate nella fascia superiore) e 1 frontale doppia cross-pattern (a X) di tipo RX only. Fondamentale la presenza della nuova frequenza a 5.2 GHz, che era stata approvata dalla Commissione Europea con la Decisione di esecuzione (UE) 2022/179 riservandola proprio al mondo UAS: infatti volendo rimanere nell’ambito della legalità, in “CE” la banda a 2.4 GHz garantisce 100 mW (18.5 dBm EIRP, acronimo per Potenza equivalente irradiata isotropicamente) in connessioni tipo LAN, mentre la 5.8 GHz arriva a soli 25 mW (12.5 dBm EIRP), cosa che costringe praticamente tutti i piloti di FPV a volare “illegalmente” (sanzioni pecuniarie definite dal D.Lgs 128/2016, art. 46) in modalità FCC, per avere potenze maggiori di segnale, per volare in sicurezza. In Italia l’uso delle radiofrequenze è regolamentato dal Ministero delle Comunicazioni per il Servizio Radio di tipo radiomobile terrestre privato a Regime Autorizzatorio di Libero Uso. Con la 5.2 Ghz per collegamenti WAS/RLAN la UE ha riservato 200 mW (19 dBm EIRP) di potenza con specifico riferimento agli UAS (nella banda 5170-5250 MHz) garantendo maggiore robustezza del radiolink di controllo e quindi della sicurezza in generale. Ancora lontani dai 30 dBm (1 watt) e 36 dBm EIRP massimi della normativa americana ma pur sempre 8 volte superiore a quanto possibile finora nella banda dei 5 Ghz (200 mW vs 25 mW). La 5.2 GHz era presente anche sui Goggles 2 (oltre che già su Mini 4 Pro, Air 3, Matrice 30, etc.) ma con la specifica nota di DJI che il suo uso era possibile solo in ambienti interni. Vi lascio alla visione del video di Mad’s Tech.

Quindi dentro i nuovi Goggles 3 ci sono ovviamente le antenne di tipo SDR: ne approfitto per ricordare che non esiste un segnale radio digitale, esiste un segnale analogico che viene convertito in digitale il più velocemente possibile. Possiamo dire che la tecnologia SDR, acronimo che sta per Software Defined Radio, è da un ventennio lo stato dell’arte di questo passaggio. In pratica il segnale continua ad avere bisogno di un hardware per essere trasmesso e ricevuto, il DSP, ovvero un processore di segnale digitale programmato via software affinché i segnali analogici vengano campionati a una frequenza di clock, digitalizzati (= convertiti in valori numerici) e quindi elaborati digitalmente, ottenendo prestazioni impressionanti.

DJI stessa indica un progresso avanzato nel suo nuovo sistema Ocusync 4 adottato nei DJI Goggles 3 in abbinamento al drone Avata 2: non solo una latenza inferiore rispetto ai Goggles 2, di 24 ms contro 30 ms, quindi ben il 20% di prestazione in più, ma anche una banda di trasmissione maggiore, passata da 50 Mbps a 60 Mbps, anche qui un +20%.

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